Una struttura per gli orfani più sfortunati
Data di pubblicazione : 12/12/2013
Essere italiani in Kosovo non vuol dire solo appartenere ad un contingente militare. Massimo Mazzali, originario di Pisa, dal 1999 sta portando avanti la sua personale missione di pace in collaborazione con la forza internazionale Kfor. Nel villaggio di Zlokucane, municipalità di Kline, insieme con sua moglie Cristina e grazie all’organizzazione non governativa «Caritas Umbra» ha costruito una struttura per accogliere i ragazzi orfani del Kosovo. Sono circa trenta, di cui 20 minorenni e alcuni disabili psichici, spesso rifiutati dai genitori. Attraverso una cooperativa dà ai maggiorenni la possibilità di lavorare, e in quindici anni si è preso cura di circa 100 bambini gravemente malati portandoli in Italia a farsi operare: alcuni di loro non sono più ritornati in Kosovo e hanno proseguito la loro vita nel Belpaese, frequentando l’università e prendendosi borse di studio.